Gli oli d'oliva vengono usati spesso a crudo, anche se si comportano ottimamente anche nelle cotture a fuoco lento e nelle fritture. Buono e digeribile, l'extravergine d'oliva usato a freddo garantisce sapore e personalità a insalate, pinzimonio, carni, pesce, legumi, minestre e pasta. A caldo, invece, assicura una cottura morbida e delicata ed è tra gli oli che si alterano meno alle alte temperature, quindi tra i migliori anche per friggere.
L'olio nella piramide alimentare
La piramide alimentare tipica della dieta mediterranea rappresenta in modo schematico l'apporto giornaliero di ciascun cibo alla base della nostra alimentazione.
Non esistono cibi "buoni" e cibi "cattivi", ma quantità diverse per ciascun alimento, e l'olio d'oliva rientra nella categoria di alimenti di cui è consigliato il consumo quotidiano.
Questo perché, tra i condimenti, l'extravergine di oliva è sicuramente il più gustoso, ma anche il più benefico.
Una caratteristica che nasce prima di tutto dal fatto di essere l'unico olio che si ottiene semplicemente spremendo l'oliva, senza l'aiuto di solventi chimici o altri interventi industriali.
La bontà dell'olio
Inoltre, grazie alla sua composizione equilibrata, l'olio d'oliva svolge un sicuro effetto protettivo sulla funzionalità globale del nostro organismo, causato dall'insieme dei macro e micro componenti che lo costituiscono.
L'olio extravergine di oliva contiene in quantità significativa potenti antiossidanti, la vitamina E ed i polifenoli, ma è anche il condimento con il miglior equilibrio di grassi.
Infatti è povero di grassi saturi, i maggiori responsabili dell'aumento dei livelli di colesterolo nel sangue, è ricco di grassi monoinsaturi, ossia di acido oleico, che migliora l'insulino-resistenza,
condizione tipica del diabete di tipo 2, e contiene grassi polinsaturi essenziali.
Proprio per il suo contenuto di acido oleico, inoltre, l'olio di oliva ha la capacità di proteggere il fegato, modifica la risposta infiammatoria, previene lo sviluppo di tumori e riduce il rischio di malattie cardiovascolari.
L'olio extravergine d'oliva aiuta a prevenire il cancro al colon
L'olio extravergine d'oliva ha la capacità di aiutare a prevenire il cancro al colon. Uno dei più diffusi, il secondo tra le donne dopo quello alla mammella e il terzo nell'uomo dopo polmone e prostata. L'alimento sarebbe in grado di agire sui geni in base al risultato di uno studio condotto dall'Università Campus Bio-Medico di Roma e dall'Università degli Studi di Teramo, in collaborazione con l'Università degli Studi di Camerino e il Karolinska Institutet di Stoccolma.
Lo studio - La neoplasia al colon in Italia, secondo le stime, colpisce circa 40mila donne e 70mila uomini ogni anno. Il nuovo studio, pubblicato su Journal of Nutritional Biochemistry, ha dimostrato come l'olio extravergine di oliva sia in grado di aumentare l'espressione del gene oncosoppressore CNR1.
Quest'ultimo, a sua volta, esprime un recettore molto importante per la salute dell'organismo, perché è in grado di regolare i meccanismi all'origine delle alterazioni dei geni sensibili ai fattori ambientali, come la dieta.
L'olio d'oliva può ridurre alterazioni nel Dna - I dati ottenuti dai ricercatori certificano, dunque, che adeguate quantità di olio extravergine d'oliva nell'alimentazione sono importanti per ridurre le alterazioni genetiche legate allo stile alimentare.
Lo studio, sottolinea Mauro Maccarrone, docente di Biochimica presso l'Università Campus Bio-Medico di Roma, "rafforza la fiducia nel fatto che una dieta appropriata possa aiutare a prevenire i tumori, ma anche altre patologie diffuse, come i disturbi neurologici, l'obesità e il diabete". I risultati dimostrano inoltre che "i cambiamenti epigenetici, ovvero quelli derivanti da fattori ambientali e, dunque, dall'alimentazione, sono potenzialmente reversibili".
Fonte: TGCom24